STORIA CANI SARDEGNA

 ESCAPE='HTML'

 CANI

Il cognome Cani, assai diffuso in Sardegna, era presente a Cagliari e ad Iglesias tra il XVI e il XVII secolo. I dati in nostro possesso consentono di distinguere due ceppi Cani, il più importante dei quali fu quello dei Cani Baccallar, originari di Iglesias, ma trasferitisi a Cagliari nella seconda metà del XVI secolo. Di questo ceppo siamo in grado di dare una descrizione in quattro generazioni

PRIMA GENERAZIONE.

Alla prima generazione appartenne

Antioco Cani, residente in Iglesias nella prima metà del XVI secolo, sposato con Anna Baccallar, nubile di Cagliari, figlia di Michele Baccallar, aromatarius di Stampace, e di Eulalia Ferrer. I loro figli appartennero alla seconda generazione.

SECONDA GENERAZIONE.

Alla seconda generazione appartennero i figli di Antioco Cani e Anna Baccallar:

Gregorio Cani y Baccallar, religioso, canonico del duomo di Cagliari, Vicario Generale al tempo di Monsignor Francesco Des Vall. Morì a Cagliari il 9 febbraio 1607, ebbe ufficio canonicale dal canonico Giovanni Michele Dessì e fu sepolto nella chiesa di San Francesco di Stampace.

Michele Angelo Cani y Baccallar, dottore in entrambi i diritti, Consigliere Civico in 2ª a Cagliari nel 1572, fu Giudice della Rota1. Sposò in prime nozze la cugina Anna Baccallar y Dedoni, figlia di Vincenzo Baccallar e di Anna Dedoni. Data la stretta consanguineità fu necessaria la dispensa papale che venne concessa da Pio IV il 13 settembre 15612. Michele Angelo Cani, vedovo della prima moglie, dalla quale aveva avuto almeno due figli, si risposò in seconde nozze con Maria de Çervellon y Gessa, figlia di don Filippo de Çervellon, 3° barone di Samatzay, e di Isabella Gessa y Alagon. Anche da questo matrimonio nacquero dei figli che appartennero, come quelli di primo letto, alla terza generazione. Michele Angelo Cani morì a Cagliari il 18 gennaio 15873, Maria Cani y Çervellon si risposò il 18 agosto 1596 con Francesco Ravaneda, maestro razionale.

Questo Michele Angelo è spesso confuso con Angelo Cani, naturale di Iglesias, . Il 15 maggio 1573 il dottor Michele Angelo Cani fu Sindaco di Iglesias presso il Viceré don Giovanni Coloma per ottenere il permesso alla stessa città ad impiegare il sopravanzo delle 3000 lire, prese a censo per acquistare grano, destinandolo alla estinzione di alcune urgenti passività, non potendo gli abitanti di Iglesias sopportare nuove tasse4.

Angelo Cani y Baccallar, dottore in utriusque juris, forse fratello del precedente.

Michele Angelo.Fu sindaco di Iglesias al Parlamaneto de Moncada (1593-94)

Angelo Cani Baccallar il 2 aprile 1585 stante la gravosa situazione debitoria della città di Iglesias, diede a censo alla sua città la somma di 2700 lire di moneta cagliaritana accettando in garanzia l’ipoteca speciale sul diritto del vino, antico privilegio della città di Iglesias5. Il censo di 189 lire annue fu estinto l’11 luglio 1598, data alla quale il dottor Angelo Cani era già morto, come si evince dalla ricevuta che venne rilasciata dai suoi eredi.Angelo Cani era stato sindaco di Iglesias al Parlamento de Moncada ove il 12 luglio 1593 contese vivamente a Pietro Monçon, sindanco della città di Castelaragonese, il diritto di precedenza nella seduta inaugurale del Parlamento. Il Viceré de Moncada deliberò, con molta saggezza, che la precedenza spettasse nella prima

1 La Rota era l’insieme dei magistrati della Reale Udienza.

2 Vincenzo Baccallar era figlio di Michele Baccallar, l’aromatarius, nonno di Michele Angelo Cani e di sua moglie Anna.

3 Q.L. Castello n. 2, fg. 47.

4 M.Pinna, 1898, p.118.

5 M.Pinna, 1898,pag.120, n. 88.

seduta al sindaco di Castelaragonese, e nella seconda al sindaco di Iglesias. Il 13 febbraio 1586 Angelo Cani fece da padrino, assieme a donna Margherita de Çervellon6, al battesimo di Francesco Cani, figlio del fratello Michele Angelo e di donna Maria Cani.